PROGETTO “INSIEME” 2015-2016
teatro di comunità a Reggello
IO ABITANTE DI QUESTO PIANETA
laboratorio di produzione teatrale
ideato e condotto da Miriam Bardini e Clara Libertini/Agita teatro,
con gli allievi scuola secondaria primo grado “Guerri”, la prof. Simona Casini e Gruppo Auser
TEATRO DI COMUNITA’
Si va definendo sempre di più per noi il concetto di “Teatro di comunità” come perfettamente calzante l’attività condotta a Reggello in questi anni per il progetto “INSIEME” – ideato e curato per conto di Agita Teatro.
Il prezioso lavoro di “tessitura” fra passato e presente permette di tenere vivo il confronto e il dialogo fra differenti generazioni e riteniamo questo sia di importanza vitale per il futuro degli individui e della comunità intera.
Giuro che salverò la delicatezza mia
La delicatezza del poco e del niente
Salverò il poco e il niente
Il colore sfumato
L’ombra piccola
Il seme dentro il seme
Il niente dentro quel seme
Perché da quel niente nasce ogni frutto
Da quel niente tutto viene.
Con questo “giuramento”, si chiudeva lo spettacolo “Bulli e Pupe. Storie di ieri e di oggi”. Vorremmo partire proprie da queste bellissime parole per creare un “ponte” verso un nuovo progetto “INSIEME”.
MI STA A CUORE, MI RIGUARDA
Un tema che ci sta molto a cuore e che vorremmo sviluppare il prossimo anno prende spunto dal motto caro a Don Milani “I care… ci riguarda, mi riguarda” , motto che è stato fonte ispiratrice di tanti movimenti.
Mi riguarda l’altro, mi riguarda l’ambiente in cui viviamo, la legalità, il rispetto delle regole, il bene comune ecc. ecc.
“I care” è un punto di vista che sposta il baricentro da una visione centripeta a una visione centrifuga, da dentro a fuori e che può aiutarci a sviluppare un grande senso di responsabilità ma anche di grande autostima. Considerarsi responsabili o addirittura “colpevoli” di una situazione, impedisce di sentirsi in balia di un destino oscuro spingendoci al contrario a diventare protagonisti. Quanto ci riguarda questo mondo, quanto è ampio il nostro senso di responsabilità? Dice lo scienziato, Premio Nobel per la pace,J. Rotblat: Le varie forme di lealtà cui ci sentiamo tenuti, possono essere viste come una serie di cerchi concentrici disegnati attorno all’individuo. Il cerchio più interno rappresenta la famiglia, il successivo il quartiere e così via. Il cerchio più largo ed esterno rappresenta lo stato nazionale. Io credo si debba aggiungere un altro cerchio più largo, cioè un cerchio che rappresenti la lealtà e il sentimento di identità nei confronti di tutto il genere umano.
Sempre Rotblat aggiunge: nulla cambierà, se non ci sforziamo di rendere questo pianeta un posto migliore. Ogni persona, per quello che gli è possibile, deve contribuire a questo sforzo.
MI PRENDO CURA DI ME, IO MI STO A CUORE
Diceva Mahatma Gandhi: Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo. Come si può fare? Cosa posso fare?
Forse aprendo il cuore per primi, senza timore di essere incompresi, vincendo la timidezza, la pigrizia, il giudizio, cominciando un dialogo sincero…
Sicuramente mettendosi in gioco senza paura di perdere qualcosa.
Tutti obiettivi, ampiamente sottolineati nelle relazioni finali dei precedenti laboratori, che il fare teatro “INSIEME” ha particolarmente a cuore.
Uno di questi, è portare il singolo individuo a sviluppare anzitutto una forte autostima in modo da potersi aprire e relazionarsi all’altro da sé, diventando protagonista del cambiamento anche con piccoli gesti quotidiani proprio nei luoghi frequentati tutti i giorni come la famiglia, gli amici, lo sport, la scuola (un ragazzo senza istruzione
è come un passerotto senza le ali, Don Milani), tutti da vivere come occasione continua di apprendimento di vita. Io posso essere il cambiamento!
Miriam Bardini – Clara Libertini