XXIII RASSEGNA REGIONALE TEATRO DELLA SCUOLA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA – DAL 04 AL 13 MAGGIO 2018
La 23a edizione della Rassegna mantiene alto il numero delle partecipazioni: 31, di cui 29 provenienti dal Friuli Venezia Giulia e 2 da Lazio (Roma) e Marche (Castelfidardo).
Rischiamo di ripeterci, ma ancora una volta dobbiamo sottolineare il fatto che i gruppi scolastici (22) ed extrascolastici (9), nonostante la scarsità di risorse, economiche ma non sicuramente umane, continuano “pervicacemente” a ritenere l’attività teatrale importante per la crescita formativa di bambini, ragazzi e giovani.
Quest’anno vogliamo sottolineare le peculiarità della nostra manifestazione, che fin dal lontano 1996 si è voluta caratterizzare come “rassegna” e non come “concorso”, vale a dire come un’occasione per i gruppi di presentare la propria proposta davanti ad un pubblico (“fare” teatro), di assistere ad altre rappresentazioni (“vedere” teatro) e di scambiare la propria esperienza teatrale con gli altri gruppi partecipanti (“condividere” il teatro).
La Rassegna quindi non conferisce “premi”, ma segnala diversi gruppi (una decina) per altre Rassegne regionali o nazionali, con l’obiettivo di offrire un’opportunità di “crescita” in contesti territoriali diversi da quello di appartenenza. Le segnalazioni non si basano sull’aspetto “estetico” del lavoro presentato (nessun riconoscimento per “il migliore attore”, “la migliore scenografia”, “i migliori costumi”, …), in quanto la “messa in scena” è solamente uno degli elementi che vengono presi in considerazione. Non avendo un ruolo determinante il “prodotto” finale, ciò che viene presentato sul palco, i partecipanti svolgono delle attività con gli operatori di teatro-educazione della Rassegna (laboratorio e “salotto teatrale”), finalizzate all’individuazione di altri fattori ugualmente importanti, quali il “processo” che ha portato alla realizzazione teatrale, il “coinvolgimento” e la “consapevolezza” del gruppo in relazione al percorso attuato.
In varie occasioni la segnalazione ha voluto riconoscere le potenzialità intraviste anche se non ancora completamente espresse, così da stimolare la prosecuzione dell’esperienza di “teatroeducazione”, in cui la “teatralità” non si pone come fine, ma come mezzo per contribuire al
benessere psico-fisico e sociale della persona.
Per concludere, un cenno ai “temi” della Rassegna 2018 che, come i nostri affezionati sanno, non sono obbligatori, ma suggeriti:
A – “Non saremo soddisfatti finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.” (Marthin Luther King)
B – Teatro classico greco o romano (anche attraverso riscrittura) Risulta evidente che il tema a) è esplicitamente riferito alla vicenda di Giulio Regeni, a cui è dedicata anche la 23a edizione della Rassegna, che continua a sostenere la determinazione dei suoi familiari e del “popolo giallo” nella richiesta di “verità”.
Il Direttore artistico
Bruno Lasca
“Si può fare Teatro ovunque, purché si trovi il luogo in cui viene a crearsi la condizione fondamentale per il Teatro; deve esserci qualcuno che ha individuato qualcosa da dire e deve esserci qualcuno che ha bisogno di starlo a sentire. Quello che si cerca, dunque, è la relazione.”
(Jacques Copeau, attore, regista e drammaturgo francese)