“Catturiamo l’ombra” a cura di Marcella Fragapane
“Parole in ombra” a cura di Paola Cellerai, Pubblicazioni della Provincia di Siena, 2003
Il Festival del Teatro delle Ombre, che si svolge da alcuni anni a Staggia Senese, presenta al pubblico sia esperienze professionali su questo particolare linguaggio artistico, che quelle realizzate in ambito educativo. Ne sono testimonianza queste due belle pubblicazioni: la prima documenta il lavoro dei bambini di scuola materna ed elementare “ in dialogo” con le foto di Frank Dituri e altri fotografi professionisti sul tema dell’ ombra; il secondo, le immagini e le parole diventate poesia, attraverso il lavoro teatrale con l’ombra realizzato con alunni disabili di scuola media superiore.
Oltre al valore documentario, molte sono le suggestioni e le idee offerte da queste pubblicazioni.
Un ragazzo ebreo nelle retrovie, di Luigi Fleischmann, a cura di Claudio Facchinelli
Edizione Giuntina,177 pagine, anno 1999, € 10,5
Si tratta della cronaca autentica, differita di tre anni e ricostruita sulla memoria in forma di diario, con la quale un adolescente ebreo ripercorre le proprie vicende di internato civile in Abruzzo e, dopo l’8 settembre del ’43, di clandestino e di giovanissimo partigiano, fino alla liberazione, che avverrà per lui nel giugno del ’44. Il volume è corredato dai disegni eseguiti all’epoca dall’autore stesso. Il libro ha offerto l’opportunità di realizzare, in varie regioni italiane, per iniziativa del curatore, dei laboratori di lettura interpretativa, con i quali studenti di scuola secondaria di ogni parte d’Italia hanno avuto modo di avvicinarsi ad una singolare testimonianza, a misura di ragazzo, di una pagina importante del nostra storia, e di dar voce alle parole di un loro coetaneo di sessant’anni fa. Gli esiti di questi lavori, in forma di lezione spettacolo, sono stati ogni volta presentati in pubblico, alle scolaresche e alla cittadinanza, specialmente in occasione del Giorno della Memoria o della ricorrenza del Liberazione.
“Il burattino e la marionetta come simboli della condizione umana” di Anna Vaccarilli
Edigrafital, Teramo 2005, pp.110, € 9
Il libro affronta il significato e l’importanza, nell’evoluzione storica umana, della marionetta e del burattino. Queste figure svolgono un ruolo fondamentale di mediazione tra esseri divini e gli umani, i quali se ne servono per esprimere desideri inconfessati, aspirazioni, angosce e paure esistenziali, tra spiritualità e quotidianità. La rappresentazione teatrale con marionette o burattini diventa dunque, secondo l’autrice, uno schermo culturale di proiezione di sogni e incubi; un riflesso dell’ umana aspirazione a conciliare “cielo e terra”.
“Raccontami una fiaba” Regione Marche, 2005
Il libro contiene solo una piccola parte delle storie raccolte nelle 100 scuole e fra i genitori immigrati (da 50 paesi diversi), a seguito del progetto sulla narrazione interculturale, promosso da alcuni assessorati della Regione Marche col supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale e di vari esperti. Un progetto che diventa un libro – un bel libro plurilingue illustrato da Andrea Agostini – , dove la narrazione apre “finestre” di attenzione e curiosità sul lontano e l’altrove; così vicini, al di là della geografia, della magia o del realismo di personaggi umani e animali.
“Musici, Giocolieri e Saltimbanchi! Arriva il teatro di strada” di Fulvia Degl’Innocenti
Edizionicorsare 2006, pp.46, € 15
Ai bambini, che costituiscono il pubblico privilegiato degli artisti del teatro di strada, è rivolto questo libro illustrato con divertenti tavole a tutta pagina da Dora Creminati . Vi sono curiosità, notizie, informazioni complete e tutto quanto c’è da sapere su questo mondo variegato e interessante, ma abbastanza sconosciuto in molti i suoi aspetti.
“La scuola di via Anelli”
A cura di Roberta Scalone, Tipografia Crivellaro, 2008 , 12 €
In una strada di Padova, salita alla ribalta della cronaca per i problemi di ordine pubblico e di convivenza tra residenti ed immigrati, vi è anche una scuola primaria. Un gruppo di insegnanti ha scritto questo libro per far conoscere, in modo diretto e indipendente, nonché appassionato, la loro esperienza di “frontiera”. Integrazione e interculturalità sono temi che riguardano l’insegnamento ora come in prospettiva; possono essere risorse di “cittadinanza attiva” come raccontano le insegnanti M. Galuppo, G. Poli, R. Scalone, M. A. Varotto