“Una vacanza a scuola” (scuola nel senso originario del termine greco scholé – tempo libero e quindi il luogo in cui spenderlo ad uso delle proprie disposizioni intellettuali, come l’otium latino).
Una storia i cui personaggi sono l’industria,
l’iniziativa individuale,
l’umanità che marcia alla ricerca della felicità.
(tratto dalla scena iniziale di
“Tempi moderni”
di Charlie Chaplin)
In un tempo segnato dalla rapidità e dalla frammentazione, il teatro educazione si rivela una risposta essenziale per chi opera nella formazione. Non si tratta semplicemente di apprendere tecniche, ma di coltivare una visione: il teatro come luogo di ascolto, presenza e trasformazione. Per docenti e educatori, intraprendere un percorso di crescita in questo ambito significa affrontare la sfida più urgente del nostro presente: educare alla complessità.
La pratica teatrale, con la sua capacità di intrecciare corpo, emozione e pensiero, è un atto di resistenza creativa contro l’omologazione e la superficialità.
È ricerca, uno spazio in cui l’individuo può esplorare il sé e il mondo, dando forma al caos dell’esperienza. Nel teatro si allenano empatia, consapevolezza e capacità relazionale: competenze irrinunciabili per chi educa in un’epoca che richiede non solo conoscenza, ma umanità.
La pedagogia contemporanea e le neuroscienze confermano ciò che il teatro dimostra da sempre: impariamo attraverso il fare, il sentire, il condividere. Per questo il teatro educazione non è accessorio, ma una necessità. È il luogo dove l’educatore si forma come facilitatore di cambiamento, custode di domande, artefice di significati. In una società che corre, formarsi nel teatro significa fermarsi a riflettere, per poi ripartire con occhi più aperti e mani più sicure.
Il focus della formazione è il limes, il confine che diventa “centro” di una ricerca attiva:
il corpo come confine:
quale memoria ha il corpo? Perché abbiamo a che fare con corpi “diseguali”? Fino a dove spingersi con il corpo e come si può vivere in un confine tra costrizione quotidiana ed esigenza di libertà?
l’oggetto del non desiderio
è necessario avere un oggetto che diventa testimonianza, un simbolo/metafora?
la parola che distrugge, che costruisce: con-fine
l’assenza della parola porta ad un’esigenza di parola: quale? In relazione all’esperienza vissuta qual è il mio fine e quale forma desidero dargli per comunicare?
Periodo:
da mercoledì 23 a domenica 27 luglio 2025
Sedi:
- Teatro dei Piccoli – Via A. Usodimare, 200, 80125 Napoli
Ore totali di formazione comprensivi di materiali da studiare:
40 (quaranta).
Destinatari:
Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, educatori, operatori teatrali, mediatori socioculturali, universitari, curiosi
Costo:
€ 300,00 (IVA inclusa) per i corsisti
Le attività sono riconosciute dal Ministero dell’Istruzione come formazione per il personale della scuola – ex Direttiva MIUR 90/2003, adeguato alla Direttiva Ministeriale 170/2016. È previsto l’esonero dal servizio.
Verrà rilasciato attestato di partecipazione e fattura utilizzabile per la rendicontazione del “bonus” (vedi comma 12, L. 107/2015).
Iscrizioni:
Per iscriverti compila il modulo al seguente link:
https://forms.gle/Z2jrQirF1Km2HZys6
Conduttori Formazione Docenti:
Fabiana Crescentini, Marta Fogliano, Davide Iodice, Claudio Montagna, Claudia Pastorini, Loredana Perissinotto, Isabella Quaia, Francesca Rizzotti
Documentazione:
Peppe Coppola, Cristina Morra
Coordinatore del Corso:
Peppe Coppola
Segreteria, comunicazione ed organizzazione:
Rossella Russo
tel . 3475707013
mail to: agita@agitateatro.it
Napoli dal 23 al 27 luglio 2025
Sei giovane, sei già stato per alcuni anni in teatro, oppure sei figlio di gente di teatro; o hai fatto il pittore per qualche tempo, ma poi hai sentito il desiderio del movimento; oppure sei un operaio. Forse hai bisticciato coi genitori a diciott’anni, perché volevi darti al teatro ed essi erano contrari. Forse ti hanno chiesto perché volevi darti al teatro, e tu non hai potuto fornire una risposta ragionevole, poiché ciò che volevi fare nessuna risposta ragionevole può spiegarlo: volevi volare. Forse avresti fatto meglio a dire “Voglio volare”, anziché pronunciare quelle parole spaventose: “Voglio darmi al teatro”
Edward Gordon Craig
STAGE DI FORMAZIONE TEATRO EDUCAZIONE
Lo Stage per il Progetto Vacanza a Scuola 2025 si sviluppa attraverso tre fasi chiave: Osservare, Apprendere, Elaborare. Un’esperienza formativa che segue la logica dell’apprendistato, in cui gli stagisti avranno l’opportunità di affiancare il gruppo dei formatori della VaS, partecipare attivamente alla co-conduzione e, al tempo stesso, intraprendere un percorso di riflessione e progettazione personale. Un’occasione per sperimentare sul campo, acquisire competenze e costruire una visione più chiara e consapevole del proprio ruolo professionale futuro.
MOTIVAZIONI
Quello tra teatro e scuola è un rapporto multiforme, che ha sempre avuto il merito di alimentare la creatività politica di comunità da cui si è generata, con modi e sembianze differenti a seconda della cornice storico-sociale. La scuola – intesa non solo come istituzione pedagogica, ma soprattutto come ambiente e comunità – è un concentrato di spinte sociali, crocevia di generazioni in via di definizione, con il rischio tangibile dell’esclusione e dell’abbandono.
Crediamo nel potenziale rigenerativo che il teatro educazione continua ad avere nei confronti dell’invenzione drammaturgica e nella costruzione della persona.
METODOLOGIA
Scopo di questa iniziativa è quello di evidenziare, attraverso la pratica ludica e l’esperienza diretta, le caratteristiche di contenuto, di metodo, di organizzazione di laboratori, eventi, processi inerenti al teatro educazione, per contesti sia scolastici che sociali, per le più diverse età di appartenenza.
Nell’incontro preliminare saranno presentati focus, temi e parametri di osservazione, che costituiranno la struttura del percorso.
Il gruppo in stage alternerà momenti di affiancamento alle attività della VACANZA A SCUOLA 2025 con fasi di elaborazione insieme ai tutor, secondo la prospettiva dinamica e libera di vedere fare riflettere che è alla base della pedagogia AGITA.
TUTOR
Annalena Manca e Salvatore Guadagnuolo, entrambi soci AGITA, conducono esperienze di formazione di pedagogia attiva per docenti e operatori nell’ambito di teatro educazione, pratiche espressive non verbali, laboratori esperienziali di arte, scrittura, lettura, ricerca simbolica e visivo-sonora.
Incontrano gruppi scolastici di ogni età e sono attivi nei rispettivi territori di appartenenza anche in esperienze di teatro di comunità e di intervento sociale.
REQUISITI DEGLI STAGISTI:
Età: da 18 a 30 anni
AREE DI INTERESSE
- Teatro
- Scuola
- Pedagogia
- Storia della scuola
- Interventi nel territorio
- Sviluppo delle capacità organizzative e relazionali
- Interesse per l’educazione e la promozione culturale
- Disponibilità a lavorare su progetti teatrali con bambini, ragazzi e adulti.
DURATA DELLO STAGE
5 giorni, per un totale di 40 ore di formazione.
ATTESTAZIONE
Sarà rilasciato certificato di partecipazione al termine dello stage.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Gli interessati sono invitati a compilare il form al seguente link
https://forms.gle/kwhDWsbK421XHPv87
COSTO
Il costo dello stage è di € 120,00 (oneri inclusi) comprensivo di:
- 40 ore di formazione
- materiale informativo
- kit esperienziale
- bibliografia
Per ulteriori informazioni, contattare: Salvatore Guadagnuolo all’indirizzo email: agita@agitateatro.it o al numero di telefono: 3391899299 (solo chiamate, no whatsapp).
Mercoledì 23 luglio
16 – 20 Teatro dei Piccoli
Accoglienza e registrazione.
Attività d’inizio: conoscenza e incontro tra i gruppi di partecipanti e i formatori
Giovedì 24 luglio
9-13 Reggia di Caserta
Immersione nella storia e nella contemporaneità
Esplorazione della Reggia di Caserta e visione della mostra Terrae Motus
15- 20 Teatro dei Piccoli
LIMES: la danza tra l’ombra e la luce
Percorso di affiancamento al conduttore Laboratorio corpo
LIMES: il respiro del mondo
Percorso di affiancamento al conduttore Laboratorio corpo
Venerdì 25 luglio
9-13 Bagnoli
Territorio di “confine”
Esplorazione urbana del quartiere Bagnoli
15- 19 Teatro dei Piccoli
LIMES: il giardino segreto- il rapporto di senso con il quotidiano.
Incontro di approfondimento con Annalena Manca
21 Spettacolo
Sabato 26 luglio
9- 13 Teatro dei Piccoli
LIMES: la frontiera dell’anima- il ruolo dell’operatore di Teatro educazione oggi
Incontro di approfondimento con Salvatore Guadagnuolo
15- 20 Teatro dei Piccoli
LIMES: il tempo piccolo – lo spazio piccolo
Officina delle idee
Domenica 27 luglio
9 -13 Teatro dei piccoli
Attività di chiusura
Come arrivare al Teatro dei Piccoli
Per chi arriva in macchina
Uscite tangenziale Fuorigrotta o Agnano. Nei giorni festivi ingresso consigliato da via Terracina: accesso pedonale e con mezzo privato. Senza barriere architettoniche.
Per chi arriva in treno
5 minuti a piedi dalla cumana: stazione Edenlandia (l’uscita della stazione è di fronte all’ingresso del teatro); 15 minuti a piedi da due linee della Metropolitana di Napoli linea 2: stazione Campi Flegrei o Cavalleggeri Aosta; linea 6: stazione Mostra;
Per chi arriva in autobus
15 minuti a piedi dallo stazionamento di piazzale Tecchio (di fronte alla stazione Campi Flegrei) linee: 180, 181, 615, C1, C2, C6, C7, C8 e R6
Per chi arriva in bici
rastrelliera per parcheggio gratuito davanti ingresso via Usodimare
Dove cercare alloggio
Le zone migliori (per vicinanza alla sede principale del corso) in cui cercare alloggio sono quelle nei dintorni delle fermate della metro e della cumana: i quartieri Fuorigrotta e Bagnoli distano entrambi non più di 20 minuti a piedi dal teatro. Con la cumana, distano max. 2 fermate (5 minuti) dalla stazione Edenlandia.
Per essere ancora più vicini, si possono cercare alloggi anche su Viale F. Kennedy e Via Diocleziano (vicino alla fermata della linea 2: Cavalleggeri Aosta c’è un passaggio pedonale che passa sopra i binari della cumana e porta all’uscita della stazione Edenlandia, di fronte all’ingresso del teatro).In alternativa, si possono cercare alloggi nel centro storico. Consigliamo zona Montesanto, Piazza Dante, Piazza Municipio, tutte molto vicine a stazioni della cumana, della linea 2 e della linea 6.
Con i mezzi pubblici, il teatro è raggiungibile in circa 15 minuti. Cumana e linee metropolitane hanno una frequenza di circa 15 minuti.
Note Biografiche
PEPPE COPPOLA
Operatore socio teatrale e operatore per l’infanzia. Nato a Vico Equense (NA), sin da bambino si appassiona al teatro in ambito educativo e rieducativo, soprattutto per la fascia della prima infanzia. Laureato in Pedagogia si occupa di percorsi teatrali e percorsi di avvicinamento alla lettura per scuole, teatri e comunità della città metropolitana di Napoli. Membro dell’associazione Agita per conto della quale si occupa di seguire diverse rassegne nazionali di teatro della scuola, è responsabile di IDEA (International Drama Theatre Education Association), si occupa della gestione dei progetti europei Erasmus plus. È segretario nazionale AGITA
FABIANA CRESCENTINI
Dalla fine degli anni 80 lavora nella scuola come docente e come operatrice teatrale in diversi progetti. Promuove il Progetto Agita/Euterpe, rassegna di teatro scuola attiva nel veneziano (1994/1997) e partecipa come formatrice e operatrice al Progetto Agita/Itinerari educativi del Comune di Venezia “Per un Teatro condiviso” (1996/2003). Interessata al teatro di figura, crea e fa realizzare burattini e marionette, ma anche di arte visiva. Dopo essere rientrata dal Belgio dove ha insegnato italiano nella primaria, ha trascorso un’altra fase lavorativa in Italia occupandosi di educazione di adulti migranti, per ritornare ad insegnare alla scuola italiana di Parigi fino al 2023.
SALVATORE GUADAGNUOLO
Lavora dal 1985 con workshop e progetti speciali nelle scuole di tutto il territorio nazionale. Affianca alla sua attività un percorso di formazione dei docenti sull’esperienza del vissuto teatrale e quindi “corporeo” che è una matrice attraverso la quale bisogna cominciare a sistematizzare un lavoro d’approccio con il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
ANNALENA MANCA
È nata a Sassari, dove ha studiato e ha lavorato nel teatro di base. Nel Laboratorio teatrale aperto diretto da Giampiero Cubeddu, dal 1977 al 1979 ha partecipato come attrice a spettacoli e a laboratori per bambini a Sassari e in Sardegna, a opere musicali con la Cooperativa Teatro e Musica di Sassari, a registrazioni di radiodrammi per Radio Sardegna. Tra i soci fondatori della Compagnia B&C diretta da Pier Paolo Conconi, dal 1979 al 1988 ha collaborato alla realizzazione di produzioni teatrali e laboratori per la scuola in Sardegna, come attrice, autrice di testi, animatrice, costumista, organizzatrice. Nel 2001 ha pubblicato “Teatrario – Lessico per il teatro e per la scuola” con Sante Maurizi (Banco di Sardegna, Sassari). Dal 1988 vive a Roma. Insegna nella scuola primaria, realizza con i bambini laboratori teatrali e di scrittura. Ha collaborato con la Giunti Scuola dal 1997 al 2008, come autrice di percorsi didattici e formatrice. Di ruolo a Roma dal 1991, dal 2001 all’I.C. Falcone e Borsellino, insegna attualmente lingua italiana, arte, musica e lingua inglese. Dal 1994 realizza laboratori teatrali nella scuola primaria a Roma.
Cura attività di scrittura creativa, laboratori di arte, laboratori di teatro educazione.
CRISTINA MORRA
Operatrice teatrale in ambito socio-educativo. Nata a Cremona, conduce i suoi studi universitari tra Pisa, Roma e Napoli dove attualmente vive. Si specializza nel corso di laurea magistrale Teatro, Cinema, Danza e Arti digitali all’università La Sapienza e attraverso un master in Formazione teatrale in ambito sociale. Agli studi accademici affianca un approfondimento pratico della materia teatrale, frequentando il Laboratorio di Ricerca Permanente del Teatro Elicantropo a Napoli e, collateralmente, workshop e seminari di recitazione e drammaturgia con maestri della scena nazionale. Conduce laboratori teatrali che coniugano il fare e il vedere, il vedersi e il farsi teatro.
CLAUDIA PASTORINI
Studia danza e movimento dall’età scolare (classica, contemporanea, contact improvisation, afro, tip,tap, tango argentino, hata yoga). Studia filosofia e scienze dei beni culturali e approda infine all’ambito teatrale con Sara Donzelli (allieva di J.Alschitz) nel laboratorio permanente di animazione teatrale presso il Centro Pietrasanta di Milano e con Mutamenti- Accademia Amiata – approfondisce l’esperienza attorale con lo spettacolo “La favola della donna avvelenata”, regia di Giorgio Zorcù.
Psicomotricista, istruttrice di atletica leggera, educatrice di Movimento Somatico, performer e operatrice di teatro educazione. Conduttrice i laboratori di pedagogia del corpo per l’università Bicocca di Milano, formatrice e referente della formazione per Agita Teatro. Conduce laboratori di teatro educazione in scuole di ogni ordine e grado (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado). Insegna al Teatro Franco Parenti di Milano. E’ nel direttivo di Associazione Movimento Evolutivo Dinamico Italia.
LOREDANA PERISSINOTTO
È stata tra i protagonisti – come attrice, regista e studiosa – dell’Animazione Teatrale italiana, del Teatro Scuola e di Comunità, del Teatro professionale per le giovani generazioni, a partire dagli anni Settanta del 900. Si è occupata di formazione quadri anche in ambito universitario in Italia e all’estero.
Con una visione sistemica e creativa delle connessioni tra Cultura-Teatro-Arte-Formazione-Educazione-Mediazione, su questi argomenti ha scritto libri, saggi e articoli per riviste specializzate. Ha curato diverse opere miscellanee, tra cui Manuale delle professioni culturali (Utet 1997 e 1999), Geografia del teatro della scuola in Italia (Leonardo, 2001), Guardarsi in scena (2007), Grazie alla cultura (Franco Angeli 2011). E’ autrice di In ludo. Idee per il teatro a scuola e nella comunità (Armando1998 e Edizioni Corsare 2013); Teatri a scuola (Utet 2001); Animazione teatrale. Le idee, i luoghi, i protagonisti (Carocci 2004 e 2011). Fa parte della direzione della collana Pubblico Professioni e Luoghi della Cultura (Franco Angeli).
E’ presidente di Agita. Tra le tante iniziative e pubblicazioni dell’Associazione, cita i dvd “Visto per il Teatro” per l’ETI (Ente Teatrale Italiano) e “Teatri di Comunità” per Mibac-Unesco (progetto integrato per il patrimonio culturale immateriale e la diversità culturale).
ISABELLA QUAIA
Diplomata presso Link Academy, Accademia Europea d’Arte Drammatica, Roma 2014 e laureata in comunicazione e DAMS, presso Link Campus University, Roma 2015. Attrice, cantante e ballerina si destreggia tra teatro ed esperienze cinematografiche. Da anni partecipa attivamente agli eventi organizzati da Agita teatro in qualità di operatrice teatrale.
ROSSELLA RUSSO
Laureata in Musica, Spettacolo e Comunicazioni di Massa alla facoltà di Lettere Moderne dell’Università degli studi di Napoli Federico II muove i primi passi nel campo del Teatro Educazione in qualità di operatrice ed attrice. Partecipa attivamente alla realizzazione di vari eventi organizzati da Agita ed Aite. Dal 2010 entra a far parte della Segreteria di Progetto di Agita della quale, fino ad oggi, cura il settore della Comunicazione.
LUCA MASTROLONARDO
Nasce a Bovino (FG) nel 1979.
Appassionato di informatica e tecnologia frequenta l’ITC Blaise Pascal di Foggia e successivamente il corso di Laurea in Informatica dell’Università di Bologna.
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