A un anno di distanza, chi non vive in quella terra ha allontanato, del tutto o in parte, il pensiero del sisma di Abruzzo del 6 aprile 2009.
Altre catastrofi naturali incombono, più o meno vicine a noi. Altri affanni, altre preoccupazioni.
Chi in Abruzzo c’è stato, nei giorni dell’emergenza, nelle tendopoli, fra i bambini, sente però forte l’esigenza di riannodare il filo di un percorso che ha cominciato a snodarsi nell’agosto scorso, con l’intervento di AGITA nella tendopoli di San Demetrio.
Oggi, per fortuna, non si parla più di emergenza. Anche se la terra continua a tremare, violenta, inesorabile, senza che nessun telegiornale ne registri la notizia.
Ma si sente forte la necessità di non abbandonare la popolazione abruzzese, di far sentire ancora tenace la stretta della solidarietà.
Da queste istanze nasce il progetto Teatromoto – Il Ritorno, che si propone di animare, per tre giorni, un paese in provincia dell’Aquila, danneggiato dal sisma, facendo emergere quello che c’è di più propositivo, di più creativo e artistico tra gli abitanti stessi del paese.
Un Ritorno che non vuole essere semplice presenza, ma una verifica dello stato delle cose, di come è ripresa la vita una volta ritornati alla propria casa, una volta che ci si è riappropriati dei propri ritmi, degli odori, della propria vita, insomma.
Un Ritorno dalla duplice valenza: di chi, non residente, ritorna per mantenere fede a un patto di solidarietà stretto con quella terra; di chi è ritornato alla sua casa per abitarvi e quotidianamente lavora per ricostruire, per ritrovare, per rivivere.
L’idea allora è quella di collaborare a strettissimo contatto con l’Amministrazione Comunale in primis, e poi con le Associazioni del posto, al fine di creare una serie di eventi e momenti che aiutino a mettere in mostra e valorizzare le abilità del territorio:
– con allestimento di stand espositivi di artigiani locali;
– con laboratori di lettura e/o di messa in scena teatrale;
– con postazioni di attività manipolative per bambini;
– con uno spazio costruzione giochi;
– con un palco per le esibizioni dei gruppi locali o di artisti a vario titolo,
– ecc.
Tutta la manifestazione sarà allestita in una piazza e strade ad essa adiacenti, in modo da creare una specie di “fiera”: spazi e momenti comuni in cui la popolazione possa ritrovarsi, verificare lo stato del ritorno a casa, ritrovare abitudini e atmosfere consuete.
L’apporto dell’AGITA, come per l’anno scorso, è fondamentale non solo nella ricerca fondi, per coprire i costi del progetto, ma anche nell’adesione che i soci vorranno dare ad esso, offrendo la loro disponibilità ad attivare laboratori, o altro, lungo il percorso indicato.
Per informazioni:
Valeria Esposito
Cell. 328 030 5555
E-mail: allombradeicipressi@virgilio.it