In un tempo che è il tempo del non tempo
Là sul confine tra cielo e terra
Poteva sempre
Sbucare un dio (C. Pavese)
Un gruppo di ragazzi in gita si perde, smarrisce la strada e si ritrova in un luogo sconosciuto, inquietante,affascinante…forse un’immaginario OLIMPO abitato da Creature che si nutrono solo di “Storie”.Ecco il teatro che si trasforma in una “piazza” in cui si trovano ragazzi ed adulti per recuperare la dimensione preziosa dell’ascolto reciproco.
Ecco trentaquattro attori-autori sono lì, sul palcoscenico, per raccontarsi : “RACCONTARE PER APPARTENERE,APPARTENERE PER RICONOSCERSI.”