DESTINI INCROCIATI
Rassegna nazionale di teatro in carcere
«Succede che gli orli a volte si distacchino ed entra l’invisibile;
i sogni, la musica, la preghiera, l’amore, tutto l’infinito che è negli uomini»
(Luigi Pirandello, I giganti della montagna, Atto II)
Teatro, dal greco ϑεάομαι, «guardare»: il teatro apre alla visione, invita a guardare vicino e lontano, dentro e fuori di sé, a guardare quel che c’è stato, quello che c’è, ma anche che potrà esserci e che ci sarà.
Il teatro invita a portare lo sguardo laddove questo non tende a cadere. Sul carcere, ad esempio.
Il carcere è un luogo chiuso, posto preferibilmente lontano dagli occhi, dove vengono isolate persone private della libertà personale, separate dalla società civile. Non le vediamo, eppure ci sono.
In questo luogo invisibile, il teatro, ricco della sua imponente valenza educativa, si assume la responsabilità di far volgere lo sguardo esterno sulle persone che lo abitano e nondimeno sulla realtà carceraria, attraverso lo svelamento di sé e la ricerca di bellezza che ogni ricerca artistica comporta.
La libertà perduta delle persone che vivono in carcere può essere riconquistata attraverso la pratica teatrale che, superata la soglia tra “fuori” e “dentro”, la soglia del possibile e dell’impossibile, li mescola. Il teatro, entrando fra quelle mura, dà avvio a un processo trasformativo totale.
Il teatro, infatti, ricalibra il tempo, quel tempo immobile e sospeso dell’attesa, rendendolo un tempo di possibilità. Reinventa lo spazio, quello fisico e quello mentale, compresso e costretto; lo amplia.
Fare teatro significa mettersi in discussione. È un impegno che richiede fiducia nel proprio potenziale e nell’incontro con l’altro, e che viene ricompensato da una profonda scoperta di sé e da una riformulazione virtuosa del proprio rapporto con il mondo.
AGITA crede nel teatro come arte adatta alla riattivazione dell’individuo nelle comunità isolate dalla vita sociale. Dal 2015 aderisce al Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e dal 2023 al Coordinamento Regionale Teatro in Carcere della Campania. Si impegna nel favorire e promuovere l’incontro tra “dentro” e “fuori” attraverso proposte progettuali di carattere educativo tra le pratiche del “fare teatro” e del “vedere teatro”, portando il teatro carcere al di fuori degli istituti di detenzione o conducendo studenti e docenti alla scoperta di esperienze teatrali all’interno degli istituti penitenziari.
con il sostegno di Coordinamento Teatro in Carcere e Coordinamento Teatro carcere Campania