Il progetto Teatro dell’Incontro (a scuola) nasce a Napoli ed è gestito dalla Fondazione Alessandro Pavesi, in collaborazione con AGITA. Si tratta di un laboratorio di teatro sociale, volto alla costruzione di un gruppo che possa, con la pratica del fare teatro, entrare in contatto con il processo di apprendimento e cambiamento individuale e/o collettivo.
Il progetto è nato dall’esigenza della Scuola di promuovere nei suoi allievi il principio della “responsabilità partecipativa” alla vita della comunità di appartenenza, attraverso esperienze che educhino al confronto e al rispetto di se stessi e degli altri, che favoriscano l’interiorizzazione delle norme del buon vivere civile, che rafforzino la consapevolezza ed il grande valore di essere cittadini liberi, in grado di pensare e di scegliere.
Cittadini anche in grado di riconoscere e sostenere i saperi e le competenze formali e, soprattutto, di stimolare e valorizzare, quei saperi e quelle abilità creative, peculiari di ciascun allievo.
- Favorire momenti di incontro e socializzazione, per mettere in relazione individuo e gruppo attraverso giochi, esercizi di espressività teatrale, esercizi sul tema dello sguardo dell’altro come rispecchiamento o come fonte del conflitto.
- Offrire ai ragazzi l’opportunità di accostarsi alle diverse realtà dei coetanei in modo nuovo, con uno stile fondato sui valori della legalità, della responsabilità e della solidarietà.
- Sostenere i ragazzi nello sviluppare le capacità necessarie per un corretto reinserimento sociale.
- Rendere visibile ai ragazzi della società esterna la realtà dei minori che, pur vivendo situazionidi devianza, stanno costruendo percorsi di crescita e di inserimento sociale.
- Favorire lo sviluppo della conoscenza di sé attraverso la gestione dei propri sentimenti e deirapporti con gli altri.
Scuole coinvolte:
- IIS “A. CASANOVA” – Napoli
- IC “20 VILLA FLEURENT” – Napoli.Abbiamo cominciato il percorso con incontri di conoscenza con gli studenti delle scuole coinvolte nella fase laboratoriale.
In sintesi il progetto si prefigge di affrontare e favorire:
- Disponibilità all’interazione comunicativa e al confronto
- Disponibilità alle innovazioni ispirate al senso di responsabilità sociale
- Acquisizione di un ruolo da cittadino attivo e consapevole
- Sviluppo di una mentalità aperta al pieno riconoscimento della pluralità etnica e culturale
- Riconoscimento di saperi, abilità e competenze formali e informali
Strategie:
- approccio narrativo
Cosa significa la parola “carcere” per te. - approccio alla drammaturgia
Cosa significa elaborare un’esperienza creativa con coetanei soggetti a reclusione. - approccio esperienziale
Cosa ti aspetti da questa esperienza.
Ecco una riflessione di Matteo (16 anni) – studente
Sono seduto a scuola, lo zaino mi guarda, sono solo, ho paura. Questo progetto è un viaggio. Un nuovo viaggio è quello che volevo. Nuove facce, nuovi posti, nuove emozioni.
Scappare dalla quotidianità e dall’aria pesante per iniziare una nuova avventura, ricca di autonomia e responsabilità. Ecco sì, è proprio questo che mi spaventa… e se succedesse qualcosa? Ma qualcosa cosa? Qualsiasi cosa! Sarei in grado di superarla e andare avanti?
Entrando in un carcere forse mi sentirò libero, libero dal legame fisico che ho sempre amato così tanto, sono solo, come a volte sono stato, solo come però non ho vissuto mai. Ma ora c’è il laboratorio, non c’è più tempo per pensare…
Ricordate sempre: il viaggio non ha mai una fine, ma un altro inizio.
Calendario incontri:
dal 20 marzo al 15 aprile:
4 incontri di 2 ore c.no in ogni singola scuola
dal 20 al 24 aprile:
conclusione del percorso con costruzione di una video-testimonianza.
Studenti coinvolti:
Istituto Comprensivo “20 Villa Fleurent”: 24 studenti di terza media
Istituto Istruzione Superiore “Alfonso Casanova”: 15 studenti, classe III, sez. K
Il percorso doveva essere poi ultimato con l’Incontro tra gli studenti e 8 giovani detenuti Le varie e complesse vicende accadute negli ultimi mesi nell’IPM di Nisida non hanno permesso tale conclusione.
È stato prodotto un video racconto di pochi minuti che verrà visionato anche dai detenuti a Nisida. Link del video: https://youtu.be/iIfECcxZVf8
Gli operatori teatrali Salvatore Guadagnuolo Caccavale, Giuseppe Coppola