STORIATTIVA
Un laboratorio alla (ri) scoperta delle radici

A cura di Loredana Perissinotto

Quali i modelli operativi dell’animazione teatrale con un gruppo ristretto o con la comunità? Quali quelli del teatro professionale per l’infanzia e la gioventù da fruire e quelli del teatro da fare in ambito educativo e socioculturale, fin a partire dagli anni Settanta del Novecento? E’ la proposta di un viaggio alla riscoperta delle radici storiche di un fenomeno visionario e, al contempo, molto concreto che ha espresso tante esperienze, modalità d’azione e protagonisti.
Molti gli intrecci: dalla drammaturgia all’antropologia, dalla filosofia alla politica, dalla psicopedagogia alle arti visive, dall’economia alle forme di produzione, dalla partecipazione alla comunicazione, con grande attenzione al vissuto personale in particolari contesti sociali e alle “culture”.
Un percorso modulare rivolto alla conoscenza di pratiche e di idee, da sperimentare in prima persona, per verificare l’attualità o il superamento dei modus operandi originari. Anche una storia da raccontare, attraverso i documenti e le testimonianze dei principali protagonisti e con, sullo sfondo, il pensiero e l’incidenza dei Maestri della pedagogia della persona, delle teorie del gioco e dell’intelligenza creativa, le figure d’artisti e di insegnanti impegnati.
Tutto questo nella convinzione che aver memoria serva soprattutto al presente.
Espressività, Drammaturgia, Comunicazione sono gli ambiti di lavoro tenuti distinti, in una prima fase, per la loro diversa motivazione e funzionalità. Ritrovarne le connessioni, utili all’oggi, è obiettivo primario del percorso, la cui struttura modulare permette la realizzazione di un laboratorio intensivo suddiviso in tre giornate (18/20 h. circa), oppure in cinque giornate con ulteriori approfondimenti teorici e pratici e con la possibilità d’intervento di altri esperti, a fianco della curatrice (30 h.).

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