Il teatro lavora sul corpo per trasformare la mente attraverso una metodologia pedagogica esperienziale che educa all’affettività, stimola la creatività, favorisce l’autorealizzazione e l’affermazione di sé, realizza relazioni, accresce la coscienza e la conoscenza tra pari e adulti attraverso percorsi di estetica: arte, bellezza, immaginazione.
Il volto che mostra chiede risposta anche attra-verso l’immaginazione dell’altro
Narrazione di tratti-attori, diversi nel ritmo e nell’intensità, che presenta, mostra e risponde di passioni non ancora pronunciate.
Non tutti ci vedono da questo orecchio.
Resta una possibilità. Anziché comprendere come l’occhio sorrida in quel viso (del nostro è più ar-dua l’autopsia) si può rispondere con il sorriso “E se ora dici di quel volto che è sorridente, cosa è più facile: descrivere la posizione e la forma corrispondenti delle parti del viso, oppure sorri-dere a tua volta?”
Wittegenstein aggiunge “Ora so come andare avanti”.
Paolo Fabbri
A CURA DI
AGITA ETS – Associazione Nazionale per la Promozione e la Ricerca della Cultura Teatrale nella Scuo-la e nel Sociale
DESTINATARI
Insegnanti ed educatori di tutte le discipline degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
DESCRIZIONE DEL CORSO
Identità e alterità – Le figure del corpo 1895-1995 è il titolo della 46^ Esposizione Internazionale d’Arte – Primo Centenario della Biennale di Venezia. In quella Edizione gli organizzatori si erano posti la domanda sulla natura e sul potere dell’immagine, in particolare su quella legata al problema del corpo. Si era, nel 1895 alla fine di un secolo ossessionato dalla normalità versus anormalità, dalla malattia/malattie, dalla morte.
Temi che anche oggi trovano spazio e siamo nel primo ventennio del 2000.
La potenza dell’immagine del corpo ci porge il racconto.
Il guardare, l’osservare, l’esplorare producono contemporaneamente dei flashback: sono i ricordi che costituiscono il nostro sguardo presente.
Il mondo attorno a noi esiste in quanto disegnato dal mio sguardo, da ciò che so, da chi sono, dall’immagine del mondo che mi è stata tramandata e dalle relazioni che ho. I moderni Munch e Duchamp iniziano ad interrogarsi sull’interiorità del corpo e sulle sue proprietà. E s’interpellano su come interrogare l’invisibile che è dentro di noi e conforma il mondo che ci circonda: l’altro, le relazioni. Il corpo parla e l’invisibile che abbiamo dentro lavora e produce continue metamorfosi. Tutto diventa più libero, mobile, fluttuante se teniamo conto di lapsus, slittamenti di senso, spostamenti…
Il corpo non è più concepito come destino che marchia l’individuo se osservato da sguardi molteplici e accoglienti in grado di modificarsi in reciprocità. Se si stabilisce una complicità di sguardi. Sono le relazioni a produrre una proliferazione di possibili corpi umani che non rientrano più in categorie aprioristiche o canoni percettibili. Anche in arte si passa dall’autoritratto al ritratto di gruppo di artisti.
Attraverso il volto/i volti passano i moti dell’animo: le espressioni che offrono un movimento, un mutare un errare del profondo. Ogni mutazione corrisponde ad una parola intrappolata nello sguardo dell’altro.
COSTO
Il Corso registrato su piattaforma SOFIA (sarà comunicato il codice ID) prevede un costo di 40 euro, pagabili con la Carta Docente ID o con bonifico bancario intestato ad Agita IT81X0708402004000000014771
OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso si propone di dialogare con i partecipanti attraverso il racconto di reciproche esperienze che possano arricchire le competenze e le problematiche relative allo smantellamento di comportamenti e pregiudizi nell’ambito delle diverse abilità umane e all’individuazione di pratiche che favoriscono le relazioni.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Saranno presentate esperienze e metodologie legate al tema della disabilità.
Roberta Aprea apre gli incontri sul tema delle diverse abilità attraverso il racconto della sua esperienza nella scuola e della formazione necessaria per affrontarlo. Anna Maria Girani racconterà la sua esperienza incrociata di Docente di sostegno e Referente dei Laboratori teatrali d’Istituto. Mariuccia Allera Longo affronterà il tema del Teatro Integrato, Progetto sostenuto dall’Assessorato alle Politiche sociali del comune di Montjovet, per trasferire nel sociale l’esperienza maturata in ambito scolastico e teatrale. Arianna Baldini illustra i progetti di teatro sociale e il rapporto con la scuola e le istituzioni.
Fabrizio Cassanelli ci illustrerà, attraverso i suoi libri, come il laboratorio teatro è uno spazio privilegiato di allenamento alla sensibilità e alla riflessione sui sentimenti perché, in quel contesto, i corpi e le menti si fondono interamente.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
Il Corso di formazione si articolerà in 4 incontri di 2 ore ciascuno, per un totale di 8 ore complessive.
Giovedì 6 febbraio 2025 ore 17-19
il primo incontro prevede l’intervento di Mariuccia Allera Longo (ex docente, operatrice di Teatro Comunità – Saint Vincent (AO), in dialogo con Margherita Dotta Rosso.
Giovedì 13 febbraio 2025 ore 17-19
il secondo incontro sarà presentato da Roberta Aprea (docente di sostegno Scuola Secondaria di Primo Grado – Napoli) e da Anna Maria Girani (ex docente di sostegno ed operatrice teatrale – La Spezia), in dialogo con Giuseppe Coppola.
Lunedì 17 febbraio 2025 ore 17-19
il terzo vedrà come relatrice Arianna Baldini (operatrice di teatro sociale nelle Marche); in dialogo con Salvatore Guadagnuolo
Lunedì 24 febbraio 2025 ore 17-19
il quarto con Fabrizio Cassanelli – autore, regista e formatore teatrale – conclude il corso, in dialogo con Loredana Perissinotto.
Il Corso sarà attivato con un minimo di 15 partecipanti o un massimo di 40.
SEDE DEL CORSO
Il corso si svolgerà verrà erogato a distanza online.
E’ disponibile la piattaforma Webex della Città Metropolitana di Torino