LA STRADA DI PACHA

un progetto di Gigi Gherzi e della Compagnia del Teatro dell’Argine
liberamente tratto da Pacha della strada di Gigi Gherzi e Giovanni Giacopuzzi
in scena: Gigi Gherzi
video: Alicja Borkowska, Ericailcane, Virgilio Villoresi
oggetti scenici: Pietro Floridia, Maddalena Nenzioni, Luana Pavani, Gabriele Silva
musiche: Mario Arcari
regia di Pietro Floridia

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uno spettacolo
della Compagnia del Teatro dell’Argine e di Gigi Gherzi

22 e 23 gennaio ore 21

Teatro al Parco

Parco Ducale 1-Parma

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Sedie bruciate, un baule, sabbia, conchiglie, latte arrugginite, pentole e padelle, gabbie per topi, giubbe da soldato, elmetti militari. E’ il museo” di Pacha, è la strada che ha percorso, fatta delle sue cose.Pacha è una donna che vive in Nicaragua, in uno degli infiniti barrios poveri del mondo. Ha raccontato la sua storia, fatta della felicità e dell’orrore di una vita dentro la strada. Lunghe interviste raccolte e scritte da Gigi Gherzi che con lei ha attraversato i mercati, i terminali di autobus, i barrios di Managua, pieni delle storie e delle umanità che li popolano. Lo spettatore sale sul palco, dove incontra gli oggetti di Pacha. Oggetti presentati come opere di un museo. Ogni oggetto ha nascosto dentro di sé un racconto e una domanda. Lo spettatore intuisce una storia, talvolta piccoli video si animano dentro gli oggetti. A ogni oggetto è legato un quaderno con un interrogativo, una provocazione, una visione poetica. Lo spettatore è chiamato a dare un suo contributo, lasciando una traccia della propria presenza, scrivendo sui quaderni, interagendo con gli oggetti, rispondendo agli stimoli attraverso un disegno, delle parole, delle azioni. Una prima risposta, regalata allo spettacolo. E il gioco può iniziare. L’attore entra in scena. E’ un attore- autore venuto a raccontare del suo viaggio.

E lo fa partendo dalle tracce lasciate dagli spettatori, dalle loro riflessioni e dalle loro parole. Ogni sera un’esperienza diversa, niente testo fisso, l’improvvisazione è assoluta ed è improvvisazione d’autore, è composizione drammaturgica in diretta a partire dagli stimoli e dalle domande lasciate dal pubblico. Pubblico che di nuovo, a metà spettacolo, ritornerà alle domande e alla scrittura, si confronterà con scelte che riguardano il destino del personaggio protagonista.

Ogni sera storie, aneddoti, personaggi diversi. Ogni sera uno spazio marcato dall’interazione tra attore e pubblico. Video documentari, video d’animazione e in presa diretta regalano agli spettatori nuovi stimoli per continuare a viaggiare insieme.

Una piccola comunità di spettatori-autori vive una festa, inventa un rito.

Teatro: luogo di azione poetica dello spettatore, della sua fruizione attiva, del suo essere coautore dello spettacolo

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