L’OCEANO
Questo mio scritto risale al 2012, quando dopo un periodo un po’ “buio” ho ritrovato la bellezza, la forza e la sicurezza che sentivo persa nell’altro e nel mondo intorno a me.
Mi fa strano rileggerlo ora in un mondo nuovo così pieno di distanze, ma mi dà ancora speranza.
Quindi credo che possa essere “la bellezza necessaria” giusta da “donare”.
Allego anche un mio quadro del 2014, che si chiama “DISTANZE”.
Che dire… “tutto torna, a pennello!”.
Elisa Botta
Credo nella nascita della Terra e in ogni essere creato, nel sapore delicato della natura,
dove vedo l’amore degli animali ancora vivo, come il leone è pronto a difendere i suoi figli.
Credo nel vento leggero dei sospiri della Terra e nel volo maestoso dell’aquila, che mi ricorda l’Infinito.
Sento il profumo dei fiori e degli alberi ancora in frutto e credo che questo sia amore per l’Uomo.
Credo nella luce del mattino, che mi fa ben sperare e la speranza è Oceano. E L’Oceano è tutto.
Per me è la forza della fantasia, il potere dei sogni e l’amore del cuore
– L’amore grande, che non chiede permesso e ti entra dritto nella pelle, e lì rimane –
E’ il ricordo di mia madre, di mio padre e della mia famiglia,l’odore della casa, il Silenzio della notte.
E’ la frescura della sera, la tavola apparecchiata, il momento della cena.
E’ la carezza di qualcuno, l’abbraccio di qualcuno, il sorriso di ognuno.
È il bianco vuoto del foglio, che mi ispira pienezza e non desolazione,
la solitudine amica e non più guerriera, il canto degli innamorati. E’ la voglia di sentire e continuare a sentire,
dalle urla del mondo al silenzio del cercatore. Perché il mondo è grande ed è Oceano.
E anche l’uomo è Oceano, perché è capace di tutto. Hai dimenticato la semina del cuore?
Cosa è più grande del sapersi dare ? Non è forse questo, Oceano? Io credo ancora nell’Uomo che non si arrende.
Nell’uomo che soffre e cerca rimedio, che conosce la paura, la fatica, l’abbandono.
L’uomo che ha ancora voglia di volare, cercare, spingersi oltre, andare lontano.
Che corre veloce perché vuole sapere, capire, trovare, imparare ma prega in silenzio perché ricorda la lentezza.
Quell’uomo che sa accogliere, che dice buon giorno, grazie, scusa, ti voglio bene – ti amo – …
Lo senti l’Oceano, adesso? Puoi ascoltare l’eco delle sue grandi onde, ora?
E’ l’uomo alla ricerca di grandezza, che tocca la terra con una mano e con l’atra sfiora il cielo, l’inesauribile.
Per sentirsi a casa, per sperare in ciò che non si vede. È l’uomo che guarda la Luna e sa di non essere solo.