Un certo piglio autoritario e un forte temperamento sono le sue caratteristiche più evidenti: stiamo

parlando di del direttore del festival Marinando, Armando Gabrielli.

Da quanto tempo dirige Marinando?

Sono entrato in questa manifestazione fin dalla prima edizione, iniziata in sordina, come sperimentazione.

Qual è l’obiettivo di Marinando?

La manifestazione ha la funzione di far scoprire e rispettare l’ambiente, la pesca, il mare, stando insieme e socializzando per un’intera settimana.

Perché ha deciso di intraprendere questa esperienza?

Fu un inizio casuale. Originariamente il mio lavoro mi impegnava in campo sociale, ed ero inesperto di teatro. Ebbi delle difficoltà all’inizio poi, in qualche modo, mi adattai a quel mondo.

Perché, secondo lei, è importante per i giovani fare teatro?

Perché è una delle poche attività che permette ai giovani di esprimersi attraverso la voce, il corpo e la personalità. Ma non credo che serva per difendersi dalla tecnologia: la televisione e i videogiochi sono il fast food; il teatro è una buona cena.

A cura di Dave Berrettieri e Federico Figura, prima classe, Comprensivo “D’Acquisto”, Follo.

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