Chi l’ha fatta avvicinare a Marinando?
Una mia cara amica, Loredana, anche lei qui ad Ostuni, con la quale lavoravo da molti anni.
Mi aveva coinvolto in questo progetto, ma vi ho partecipato solo successivamente. Vengo qui da cinque anni, e faccio sempre parte della giuria. È stata una bellissima esperienza.
Cosa pensa di questo progetto che coinvolge tante scuole?
Mi sembra un bellissimo progetto; unico, perché una cosa così si fa soltanto qui: in Europa non c’è una manifestazione uguale. Mi pare molto interessante perché riunisce ragazzi di tante scuole e città diverse, e permette loro di vivere delle emozioni che non si provano sempre. Riunisce i ragazzi con la stessa grande passione per il teatro, che li aiuta a crescere e a capire sé stessi.
Come trova l’idea dell’inserimento dei ragazzi stranieri?
È stato un’ arricchimento, perché se è importante che incontriate ragazzi di cui condividete la lingua e la cultura, è altrettanto interessante che voi possiate incontrare ragazzi vostri coetanei che fanno teatro, ma che vengono da una cultura diversa. Sentire un’altra lingua, una diversa gestualità, vi aiuta a vedere la bellezza della diversità, e a non averne paura. E, questo, ha un valore incalcolabile.
A cura di Asya Gallinelli e Giacomo Serangeli, prima e seconda classe, Comprensivo “Melalzio”, Montefalco