Il significato etimologico – didàskein, insegnare – ha acquisito in ambito scolastico soprattutto il senso di moraleggiante e istruttivo, legandosi a criteri, programmi e metodi d’insegnamento. Ilteatro didattico – o “teatro di divulgazione”, secondo un più recente conio – è finalizzato all’apprendimento e all’informazione; trae i suoi contenuti dai programmi scolastici (storia, lingua straniera, letteratura anche drammatica, ecc.) o affronta temi suggeriti dalle direttive ministeriali (ad es. : educazione alla salute, ambiente, intercultura, ecc.).

La dimensione artistica o anche solo espressiva, è subordinata all’obiettivo.

Se gli obiettivi sono espliciti, se si presta attenzione al “come” fare e “con chi” si sta facendo, ilteatro didattico, ancora molto diffuso nel nostro come in altri paesi europei, può acquistare in senso e leggerezza. Nel panorama teatrale del Novecento, il teatro didattico assume forme molto interessanti e provocatorie: dal teatro d’agit-prop ai Lehrstücke – i drammi pedagogici di Brecht – fino al primo Teatro per Ragazzi, collegato all’animazione teatrale. (LP)

“Didattico è qualsiasi teatro che miri a istruire il pubblico, invitandolo a riflettere su un problema, a comprendere una situazione o ad adottare un certo atteggiamento morale o politico. Poiché il teatro non presenta, generalmente, un’azione gratuita o priva di senso, una componente didattica accompagna necessariamente ogni lavoro teatrale”. (P. Pavis,).

“Il teatro rimane teatro, anche se è teatro d’insegnamento e, nella misura in cui è buon teatro, è anche divertente”. (B. Brecht).