La contrapposizione fra questi due termini, quando ci si riferisce al teatro della scuola, non ha ragione di essere. È vero che, in tale ambito, grande cura deve essere posta a percorso educativo, cioè al processo, e quindi non ha senso compiere selezioni in base al talento, e che l’attenzione pedagogica non può essere sacrificata all’obiettivo della qualità del prodotto. Ma un buon processo è bene abbia un traguardo finale, anche a scopo motivazionale, ed un momento di verifica, come qualsiasi esperimento. A tale proposito – e non si tratta di un puro espediente lessicale – invece che di spettacolo finale, sarà più opportuno parlare di momento visibile del percorso laboratoriale. (CF)