Oikos: il termine greco che indica l’habitat ha dato origine ai termini di ecologia e di ecumene (la terra abitata, intesa come universo). L’ecologia è la scienza che studia la natura (esseri viventi e ambienti in cui vivono) come sistema di relazioni organizzate. Nel corso del novecento l’approccio ecologico si è rivelato efficace sia nelle scienze naturali, sia nelle scienze sociali (vedi:G.Bateson antropologo per formazione, autore: d’importanti sperimentazioni in campo psichiatrico, e di teorizzazioni innovative in ambito epistemologico e delle teorie della comunicazione).

Oggi il termine ecologia, esprime un’esigenza comune ad ogni forma di pensiero umano, l’esigenza di concepire qualunque cosa come parte di un contesto più ampio e di comprendere le interrelazioni e le retroazioni che a questo contesto la legano. In tal senso si può parlare di ecologia delle azioni, ecologia urbana, ecologia delle idee, ecologia della mente, ecc. L’ecologia della mente indaga su come la nostra mente lavora, produce e si evolve in relazione alla nostra continua “esperienza nel mondo”.

L’esperienza della conoscenza si pone come nodo nevralgico dell’indagine affrontando il ruolo e la salvaguardia delle capacità cognitive implicate nel riconoscere, pianificare e attuare condizioni di vita caratterizzate da un equilibrio dinamico e compatibile. La conoscenza come processo di mediazione (comunicazione, scambio, crescita) tra mondo esterno e mondo interiore, costituisce un sistema complesso di interrelazioni tra esperienza estetica ed esperienza scientifica. L’ecologia della mente nello studiare “come noi pensiamo in relazione a”, genera nuovi modi di pensare e di trattare le idee. (PM)