Da convenire, parola latina che significa incontrarsi, essere d’accordo, confarsi. Convenzione ha la stessa origine e significa: contratto, accordo, intesa; ma anche: assemblea politica o legislativa. Al plurale, invece, indica schemi, regole tradizionali nel campo del comportamento sociale (da cui:essere schiavi delle convenzioni) o della produzione culturale, spesso intese come contrastanti con l’originalità individuale (da cui: infrangere le convenzioni).

Contratto, intesa, accordo sono parole fondamentali riguardo a ciò che accadrà e alle aspettative di quanti “convenuti a vedere”; importanti sul piano dei contenuti e sul piano formale. La comprensione o l’incomprensione dell’evento teatrale o dello spettacolo a cui assistiamo, così tutta la gamma di reazioni – noia, delusione, rabbia, indifferenza, confusione, gioia, gratificazione, entusiasmo, ecc. – non si spiegano altrimenti. Convenire non significa condividere: c’è bisogno di un patto tra le parti. Convenzione sottolinea, pertanto, la pluralità dei contratti possibili rispetto ai prodotti e ai pubblici, lo stretto legame tra teatro e società stratificata; ma sottolinea anche la sintonia necessaria tra le due parti nell’accettare la finzione in tutte le sue sfumature. (LP)