L’ambiente e l’atmosfera del circo, con la sua struttura di spettacolo a numeri di varia abilità, costituì un tema per il lavoro espressivo coi bambini, soprattutto agli inizi dell’animazione. Tra le funzioni e i personaggi di questo ambiente, furono poi in special modo i pagliacci o clown (dall’inglese attraverso il latino “colono”) ad attirare maggiormente l’attenzione, tanto da indicare col termine clownerie la forma espressiva così caratterizzata. Elementi come il travestimento e il trucco, il meccanismo del comico (su base mimica o verbale, del paradosso o del confronto micro–macro), le possibili identificazioni o proiezioni della personalità infantile in queste figure dal comportamento codificato, a partire dal bianco e dall’augusto, entrano nella scelta di questo percorso culturale e artistico. (LP)