Rassegna Nazionale di Teatro in Carcere
V Edizione
13-14-15 dicembre 2018
Firenze e Lastra a Signa
Comunicato stampa
Spettatori dei DESTINI INCROCIATI
a cura di AGITA (Associazione nazionale e Agenzia Formativa)
Le diverse edizioni della Rassegna DESTINI INCROCIATI, hanno permesso di mettere a punto un modello e una pratica di educazione alla visione del teatro in carcere, che verranno proposti anche in questa edizione. Il teatro sociale – e specialmente quello che si realizza in carcere – è necessario prima di tutto a chi lo fa. Il primo destinatario è la detenuta o il detenuto coinvolto nel percorso teatrale; non di meno i detenuti che ne divengono spettatori, hanno una parte di grande rilievo e vanno il più possibile affiancati nell’accompagnamento alla visione del lavoro proposto dai compagni.
Non solo per apprezzare e valorizzare l’impegno di chi va in scena, ma anche per ridurre conflitti, antagonismi e chiusure.
Al lavoro di preparazione svolto con detenuti e detenute, AGITA affianca i laboratori di accompagnamento alla visione, condotti da Ivana Conte, Paolo Gaspari e Loredana Perissinotto, rivolti a spettatori esterni al carcere, presenti alle repliche in teatro, per rafforzare il legame tra società civile, mondo della scuola e attività culturali e teatrali che nascono negli istituti penitenziari.
Nulla si improvvisa, tanto meno una relazione complessa e delicata come questa; ci si rivolge dunque a gruppi di insegnanti, operatori e studenti, incontrati dai formatori nei mesi precedenti alla Rassegna e sensibilizzati alla materia del teatro che si fa in carcere e si programma nei teatri in occasione delle rassegne.
Ciò permette di scegliere dei percorsi da proporre agli studenti e ad altri spettatori interessati, lavorando sulle tracce e gli indizi costruiti attorno ai singoli spettacoli, con un’attenzione particolare al lavoro realizzato con i detenuti da conduttori e registi professionisti.
La drammaturgia espressa dagli spettacoli della rassegna, costituisce infatti una felice sintesi tra la rivisitazione di classici contemporanei e le biografie dei detenuti in scena, mutuate e filtrate dal linguaggio teatrale. Il corpo vivo dell’attore, quando la detenzione limita e costringe ma offre anche punti di crescita attraverso il teatro, restituisce una verità e una necessità del gesto artistico, altrove difficilmente registrabile.
Per uno spettatore attento questa speciale possibilità che il teatro carcere offre è esattamente la risorsa e il valore della scelta condivisa tra chi è in scena e chi partecipa in modo appassionato e consapevole, spettatore davvero motivato.
I laboratori di accompagnamento alla visione degli spettacoli in programmazione saranno realizzati nelle scuole dal 10 al 14 dicembre e verranno condotti da: Ivana Conte, Paolo Gaspari, Patrizia Mazzoni. Loredana Perissinotto (AGITA) e da Michela Anichini (Teatro delle Arti).
Hanno aderito: ICCS Pestalozzi di Firenze, IC Lastra Signa, Istituto Sassetti – Peruzzi di Scandicci
Ivana Conte – responsabile Teatro Sociale e Formazione per AGITA